Il camoscio è molto diffuso nel Parco: dai sentieri nei fondovalle è relativamente facile, con un buon binocolo, scorgere branchi di femmine e piccoli o maschi solitari sui grandi pascoli sopra il limite arboreo. Più difficile è un avvistamento ravvicinato a causa della sua innata diffidenza.
La sua agilità è proverbiale: il camoscio è un ottimo arrampicatore, ama correre e giocare con i suoi simili, superando velocemente grandi dislivelli su pietraie e pareti rocciose apparentemente inaccessibili. predilige i pascoli alpini in quota.
Le corna, a uncino, nel maschio sono più massicce.
Vive di preferenza nei fondovalle, spesso tra le macchie di ontani lungo i fiumi.
Tra maggio e giugno nascono i piccoli, spesso gemelli.
Nel Parco il capriolo risente dell'"invadenza" del cervo: il numero dei caprioli, infatti, tende ad una costante diminuzione.
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